Che coltivare un orto sia forse coltivare il mondo e che innaffiare un ciclamino sia un atto di resistenza sentimentale, un dire io sono qui, ora, e mi prendo cura.


venerdì 16 dicembre 2011

Regola n. 2. C'è sempre una soluzione.


Basta pensarci, fare delle prove e supplire come si può a quel che non si ha. Il risultato, spesso, è sorprendente, un po' per ogni cosa. 
Ad esempio. Io sogno una casa antica, decadente e luminosa, con vecchi pavimenti scricchiolanti di parquet a spina di pesce e cementine a scacchi rosse e nere. Soffitti alti e irregolari con rosoni e stucchi, muri a calce, boiserie alla francese primi 900, nicchie e termosifoni in ghisa arrugginiti. E naturalmente una veranda liberty di vetro temperato, un conservatory esposto a sud dove giardinare d'inverno rizomatiche antiche piante lussureggianti da erbari vittoriani.

foto via web

Per il momento, molte piante migranti invernali competono con me e tra loro per spazio e soprattutto luce, lottando contro riscaldamento, mancanza di umidità e grigiore denso milanese.

Ci ho messo un po', prima di capire che la soluzione è usare al meglio quello che si ha. E nel mio caso vuol dire una finestra (le altre due sono troppo vicine ai termosifoni). Così ho cercato le traiettorie degli scarsi raggi solari, il cammino della luce invernale e, su quei fili immaginari, ho costruito foreste impossibili su impalcature provvisorie. In attesa di serre e verande (e della salvifica primavera) le piante creano un variegato clan amazzonico e sembrano gioire.


2 commenti:

paola ha detto...

ma quanto ti capisco...quest'anno dopo complessi studi e incrociando le traiettorie solari e le attitudini saltatorie dei gatti ho individuato una striminzita mensola in cucina.Ci ho messo una patata americana che in effetti sembra se non felice almeno non prossima al suicidio.Stavo giusto pianificando di appendere qualcosa sfruttando il colapiatti...I clorofiti invece proprio nun je la fanno,quest'anno li lascio fuori coperti con un sacchetto di plastica e sperèm.Complimenti per la mini jungla!

giulia capotorto ha detto...

Paola, mi fa piacere che capisci il mio tormento :-). Io aspetto sempre fino all'ultimo momento per riportare in casa le piante, con cuore piangente al pensiero della sofferenza da mancanza d'aria e luce. Se hai soluzioni migliori delle mie, ti prego scrivimelo!!!