Che coltivare un orto sia forse coltivare il mondo e che innaffiare un ciclamino sia un atto di resistenza sentimentale, un dire io sono qui, ora, e mi prendo cura.


sabato 31 dicembre 2011

Uva, vischio e desideri.


Ognuno ha i suoi, di rituali. Io mangiavo le melagrane da piccola e le lenticchie no, perché non mi sono mai piaciute e allora forse è per questo che sono piuttosto povera.
Gli acini d'uva per ogni rintocco sono ognuno un desiderio e in Spagna lo fanno tutti, questo piccolo rosario di speranza.
Sotto il vischio, si sa, ci si bacia.

E allora invochiamo le nostre divinità private e pensiamo che è sempre bello iniziare qualcosa, c'è tutta una specie di energia, e le cose nuove sono pulite e fresche. Buon anno.

3 commenti:

Marcella Scrimali ha detto...

Io le lenticchie le mangiavo e le mangio ancora ma ciò nonostante non si può dire che sia diventata ricca. Auguri di buon anno a te e al tuo giovane blog.

giulia capotorto ha detto...

:-)Tanti auguri Marcella per un 2012 pieno di scoperte botaniche -e non solo!
giulia
p.s. anche io sono della stirpe di chi ama svegliarsi presto, purtroppo non ho le Madonie vicino...

bear ha detto...

io invece le lenticchie le mangio tutti gli anni....non sono diventato tanto ricco però forse poteva andare peggio !!! papà