Che coltivare un orto sia forse coltivare il mondo e che innaffiare un ciclamino sia un atto di resistenza sentimentale, un dire io sono qui, ora, e mi prendo cura.


mercoledì 1 febbraio 2012

Please walk on the grass.

la foto proviene da Genova, e da Maureen.

Le piante hanno di bello, a parer mio, che spesso manifestano, nella loro stessa natura, un che di sovversivo e di non addomesticato. E sto parlando non solo delle piante spontanee, ma anche delle aiuole potate, degli alberi di natale, dei prati all'inglese e dei giardini all'italiana. E' nella loro stessa natura, sempre a parer mio, testimoniare un altrove (un altro modo di esistere nel mondo?) che ci riapparenta con un qualche seme seppellito sotto strati di iphone, luoghi comuni e tentativi pervicaci di educazione all'obbedienza.

grazie a erbaviola

Esistono luoghi graziati, dove è stato colto molto bene questo potere libertario. Così, ad esempio, recita un cartello all'ingresso dei Royal Botanic Gardens a Sydney.

"Per favore camminate sull'erba...
foto via flickr

Vi invitiamo anche ad annusare le rose, ad abbracciare gli alberi, a parlare agli uccelli, a sedervi sulle panchine e fare un picnic sul prato".



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