Hai solo un davanzale?
Hai un giardino piccolo come un fazzoletto di carta?
Hai un'aiuola in un cavedio?
Non importa, perché l'importante è l'atteggiamento, la fantasia, e soprattutto il conservare quella meravigliosa caratteristica dell'infanzia che ti fa credere (al di là dell'evidenza e della ragione comune) che tutto può essere trasformato, e che non ci sono limiti.
Così un giardino può nascere sul tetto, vicino un'autostrada, accanto a una roulotte di un campo rom, su un ballatoio.
Mi sembra un bella metafora, e un modo molto generativo di porsi nei confronti della vita in generale.
Ecco il suo manifesto.
Nessun commento:
Posta un commento