Orticola è finita già da un po', lasciandosi dietro (proprio come la trombetta di Corrado Govoni), petali e cappelli e un'ansia di fiori difficilmente guaribile persino con i fiori di Bach.
Snob, cara, aristocratica e tutti quegli aggettivi che spesso l'accompagnano nei discorsi. Eppure a me, che amo i giardini poveri e "domestici" sopra ogni cosa, in maniera palesemente contraddittoria genera una fascinazione quasi ossessiva lo spudorato palesarsi delle erbe più rare, dei vivaisti collezionisti dalla erre moscia, dei roseti temporanei e perfetti e dei delicatissimi fiori muscati dal profumo di bosco e nostalgia.
All'inaugurazione, dopo un primo momento di stordimento e l'impressione di essere finita ad Ascot o in qualche matrimonio inglese, mi sono goduta forse più la fauna che la flora, però (non senza qualche punta acuminata di moralismo comunista pauperista che sempre mi contraddistingue, e vivaddio).
E così ho capito una volta per tutte che Orticola è femmina, in tutte le sfaccettature: da quella mondana, a quella aristocratica, a quella vorrei ma non posso, a quella un tantino grottesca, a quella creativa, fino a quella magnifica e combattente delle coltivatrici (non me ne vogliano i maschi).
E, su ognuno, descrizioni semplici, tecniche e insieme così evocative che, da tutt'altra parte rispetto a ogni forma di mondanità, riassumevano perfettamente il mio concetto di giardinaggio: un sacco di bellezza, e un sacco di rigore.
le foto sono mie, ma se qualcuna si dovesse riconoscere e non volesse stare qui, mi scriva e tolgo immediatamente.
5 commenti:
Ma davvero c'era gente così abbigliata o erano partecipanti ad un concorso di addobbi floreali! Noi che viviamo alla periferia dell'impero come i Galli pensiamo "S.P.Q.R. : Sono pazzi questi romani" anche se in questo particolare caso i "pazzi" sono milanesi.
Questa volta ti devo ringraziare per avermi fatto scoprire la "trombettina", poesia che non conoscevo assolutamente... nonostante il familiare cognome dell'autore :-)!!! Chissà se Montale si è ispirato a questo testo per il suo "Quel che resta"?
@Marcella. Questi milanesi sono pazzi anche per me. Ma anche io sono della periferia dell'impero (nord ovest ammantato di stelle)
@Gabriella. La trombettina è una poesia a me molto cara, legata a mia nonna e alla sua voce. Era tanto che giaceva muta in qualche angolo della memoria. È grazie a google che l'ho ritrovata e ricondotta a Govoni...
Io li trovo fortissimi i cappellini floreali!
Bisognerebbe avere il coraggio di indossarli ma in quel contesto sono proprio azzeccati...
Mi ci vedo fra qualche anno conciata così.;)
un sacco di bellezza e un sacco di rigore ...mi piace ;-)
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