Grazie alla mia amica Maureen, il cui sguardo mi somiglia e mi salva guardando negli altrove (che sia Genova o New York o chissà) quando io sono ferma in una Milano che mi sta un po' stretta, insomma, grazie a lei, una finestra inaspettata su Amsterdam e su tutto il mondo vegetale che cresce domestico selvatico e sempre un po' fuori dalle righe (o canali che siano).
Mi piace pensare che le città di canali abbiano un bel rapporto libero con le loro piante.
1 commento:
Giulia! Il tuo post mi ha fatto venire in mente la poesia "Amsterdam" di Vittorio Sereni, che ha una chiusa stupenda. La puoi leggere in questo blog:
http://23pro.blogspot.it/2010/01/vittorio-sereni-amsterdam.html
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