ai lupi di Roccaforte Mondovì che tutti sanno che ci sono solo dalle impronte e da qualche povera pecora sgozzata,
ai funghi che spuntano all'improvviso come punti di domanda,
ai gatti quando sono pieni di graffi e di testosterone,
agli uccelli migratori, alle piante vagabonde,
ai semi che volano,
ai conigli che tagliano le reti, alle volpi che scappano dalle tagliole,
ai grandi ulivi sacri che scolpiscono i loro rami per assomigliare al vento,
al vento e al mare e a tutti quelli che non si lasciano modellare
da scarpe ortopediche, apparecchi per i denti,
o tutori per far crescere dritti i pomodori.
(grazie a Fabrizio De André per la canzone e a Nike Capotorto per quest'ultima citazione)
1 commento:
Ci riprovo! Grazie per il post - foto e testo - e grazie per la canzone di De André, che non conoscevo, o forse non ricordavo più... perché "omnia fert aetas"
Gabriella
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