Che coltivare un orto sia forse coltivare il mondo e che innaffiare un ciclamino sia un atto di resistenza sentimentale, un dire io sono qui, ora, e mi prendo cura.


lunedì 14 novembre 2011

Chi ha detto che non si può avere un grande giardino in un piccolo spazio?

Big garden in small spaces è un libro importante per me, non solo o non tanto per i consigli e le informazioni, ma per l'approccio al giardinaggio, e in generale a qualsiasi cosa.
Hai solo un davanzale?
Hai un giardino piccolo come un fazzoletto di carta?
Hai un'aiuola in un cavedio?
Non importa, perché l'importante è l'atteggiamento, la fantasia, e soprattutto il conservare quella meravigliosa caratteristica dell'infanzia che ti fa credere (al di là dell'evidenza e della ragione comune) che tutto può essere trasformato, e che non ci sono limiti.
Così un giardino può nascere sul tetto, vicino un'autostrada, accanto a una roulotte di un campo rom, su un ballatoio.
Mi sembra un bella metafora, e un modo molto generativo di porsi nei confronti della vita in generale.

Ecco il suo manifesto.




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