Che coltivare un orto sia forse coltivare il mondo e che innaffiare un ciclamino sia un atto di resistenza sentimentale, un dire io sono qui, ora, e mi prendo cura.


giovedì 10 novembre 2011

Guardening

Tempo fa ho partecipato a un progetto che si chiama "Fatti per coltivare". Era un'idea bellissima. Cioé una raccolta di utensili "sensibili", fatti apposta, appunto, per coltivare. Il progetto, a cui è seguita una mostra, ha rivelato un mondo di giardinieri ingegnosi e sentimentali. Ecco quello che avevo scritto per la partecipazione:

Il guardening è una categoria di giardinaggio che consiste nel prendersi cura dei mondi vegetali anche attraverso una pratica visiva. Mutuando uno dei fondamenti del pensiero magico, si può dire che lo sguardo costruisca una relazione tra le cose e che possa intervenire in modalità protettiva e “nutritiva” nei confronti dei soggetti guardati.
Il guardening prevede inoltre che il mondo vegetale sia disseminato di piccole creature ricche di senso e di sense of humour, incaricate di agire- in sostituzione o in rafforzamento del proprio sguardo- come veri e propri custodi, piccole divinità precarie.
I custodi:
1. Meduse:
erano bottiglie di plastica, sono ora aerei-acquatici animali. Le piante amano chi nuota. (categoria riciclo/strumenti autoprodotti)
2. Volano:
volàno o vòlano? Scelto nel negozio dei cinesi, con le sue piume e il suo nome evoca il mondo degli esseri alati. Le piante amano chi vola. (categoria ri-uso/nuova vita agli oggetti)
3. Nostra Signora delle foglie:
 da vecchi giardini belle epoque è arrivata qui per strade tortuose. Porta saperi perduti e racconta storie. Le piante amano ascoltare racconti





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